Nuova Riveduta:

Romani 12:6

Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo conformemente alla fede;

C.E.I.:

Romani 12:6

Abbiamo pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede;

Nuova Diodati:

Romani 12:6

Ora, avendo noi doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo profezia, profetizziamo secondo la proporzione della fede;

Riveduta 2020:

Romani 12:6

Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede;

La Parola è Vita:

Romani 12:6

Dio ha dato a ciascuno di noi la capacità di fare bene certe cose. Così, se il Signore vi ha dato il dono della profezia, fate profezie secondo la misura della vostra fede.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Romani 12:6

E siccome abbiamo dei doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede;

Ricciotti:

Romani 12:6

E secondo la grazia data a noi abbiamo doni differenti: o la profezia, [e chi l'ha, deve usarla] secondo la proporzione della fede;

Tintori:

Romani 12:6

Avendo noi dei doni differenti secondo la grazia che ci è stata donata, chi ha la profezia (l'eserciti) secondo la regola della fede;

Martini:

Romani 12:6

Abbiam però doni diversi secondo la grazia, che ci è stata data; chi la profezia (la usi) secondo la regola della fede;

Diodati:

Romani 12:6

Ora, avendo noi doni differenti, secondo la grazia che ci è stata data, se abbiam profezia, profetizziamo secondo la proporzion della fede;

Commentario abbreviato:

Romani 12:6

3 Versetti 3-8

L'orgoglio è un peccato di natura; dobbiamo essere avvertiti e armati contro di esso. Tutti i santi formano un solo corpo in Cristo, che è il Capo del corpo e il centro comune della loro unità. Nel corpo spirituale, alcuni sono adatti e chiamati a un certo tipo di lavoro, altri a un altro tipo di lavoro. Dobbiamo fare tutto il bene possibile, gli uni agli altri, e per il beneficio comune. Se pensassimo ai poteri che abbiamo e a quanto non riusciamo a migliorarli adeguatamente, ci umilieremmo. Ma come non dobbiamo essere orgogliosi dei nostri talenti, così dobbiamo fare attenzione a non essere pigri, con la scusa dell'umiltà e dell'abnegazione, nel metterci a disposizione per il bene degli altri. Non dobbiamo dire: "Non sono niente, quindi starò fermo e non farò niente", ma: "Non sono niente in me stesso, quindi mi metterò a disposizione al massimo, nella forza della grazia di Cristo". Qualunque siano i nostri doni o le nostre situazioni, cerchiamo di impiegarci con umiltà, diligenza, allegria e semplicità, senza cercare il nostro merito o il nostro profitto, ma il bene di molti, per questo mondo e per quello che verrà.

Riferimenti incrociati:

Romani 12:6

Rom 1:11; 1Co 1:5-7; 4:6,7; 12:4-11,28-31; 13:2; 1P 4:10,11
Rom 12:3
Mat 23:34; Lu 11:49; At 2:17; 11:27,28; 13:1; 15:32; 21:9; 1Co 12:10,28; 13:2; 14:1,3-5,24,29,31,32; Ef 3:5; 4:11; 1Te 5:20
Rom 12:3; At 18:24-28; 2Co 8:12; Fili 3:15

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